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LA TC SPIRALE NELLO STUDIO DELLA LITIASI DELLE VIE URINARIE N. W. Camassa, C. Chianura AUSL TA/1, Presidio Ospedaliero Orientale. Manduria, S.C. di Diagnostica per immagini Lo studio della colica renale con TC spirale a confronto con l'urografia, proposto da Smith e coll. nel 1995, ha trovato ampio assenso fra i diversi Autori, con un'accuratezza variabile dal 95% al 98%. In tale ambito diagnostico la TC spirale consente: a) l'identificazione di calcoli dell'apparato urinario, anche di minime dimensioni, facilmente distinguibili da altre situazioni (es. calcificazioni vascolari); b) la documentazione dell'idronefrosi e dell'edema parietale; c) la diagnosi di patologie urinarie non litiasiche; d) la diagnosi di patologie extraurinarie, grazie alla sua panoramicità. Nella nostra esperienza di 4 anni di attività, la TC spirale è stata utilizzata nei pazienti con colica renale come prima indagine, in alternativa al protocollo ecografia e radiogramma diretto dell'addome. La scelta se effettuare una TC spirale o ecografia e diretta reni è stata guidata soprattutto da esigenze organizzative, pur non trascurando l'aspetto protezionistico. La TC spirale è stata da noi utilizzata anche nell'identificazione di calcoli renali, quando non visibili sul radiogramma diretto. L'indagine, senza mdc per vena, prevede un'acquisizione volumetrica dal polo renale superiore sinistro fino al pavimento della vescica, possibilmente in un'unica apnea e con riempimento vescicale di medio grado. I parametri tecnici d'acquisizione con apparecchiatura TC single slice sono: pitch di 1.5, collimazione di 5mm, 200mA e 120 Kv. Nella valutazione dei risultati abbiamo considerato le immagini assiali associate a ricostruzioni multiplanari. I dati ottenuti, in accordo con quelli della letteratura, dimostrano l'elevata sensibilità della TC spirale nell'identificazione di calcoli delle vie urinarie. Bibliografia
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