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URGENZE IN ETA' PEDIATRICA


Dott.ssa Amelia Martinelli, Dott.ssa Maria Raffaella Abrusci
Unita' operativa di radiologia pediatrica A.O. POLICLINICO BARI

Il management del paziente pediatrico di routine, sempre delicato e gravato da responsabilità radioprotezionistiche e professionali acquista inevitabilmente ulteriore risonanza in fase di emergenza.
La nostra sezione di radiologia pediatrica si affianca nell'attività diagnostica all'annesso P.S. pediatrico ed al servizio di pronta emergenza 118.
La traumatologia pediatrica è un'importante parte nell'attività di P.S. pediatrico e le lesioni derivate da trauma rappresentano una delle più importanti cause di morbilità nel bambino, nonché nel decesso oltre l'anno di età.
Sorvoliamo in questa trattazione sulle urgenze traumatiche in età neonatologica considerandole relative alla traumatologia ostetrica e da manovre di supporto in T.I.N per le quali la radiologia tradizionale costituisce l'unico e valido approccio diagnostico e di follow up

A) nel trauma toracico la prima modalità di imaging è rappresentata dal rx torace con invio alla TC torace nel sospetto di lesioni mediastiniche o in presenza di reperto parenchimale "ambiguo".
Le lesioni polmonari maggiori sono :
La lacerazione parenchimale
Emotorace
Pnx
Aspirazione
Atelettasia
Rottura di bronchi o trachea ( più raramente )
Rottura dell'aorta toracica ( estremamente rara )

B) Traumi addominali
L'imaging in tali casi prevede come primo approccio l'ecografia secondo una procedura più europea ( indagine fortemente operatore / macchina dipendente ) e successivamente la TC ( di prima istanza secondo una procedura più squisitamente statunitense ).
La TC appunto è più accurata nel bilancio diagnostico delle lesioni e ci permette di rilevare ad esempio: fratture pelviche e del rachide, lesioni pancreatiche, rotture delle vie digestive della vescica e/o dell'uretere, lesioni renali devascolarizzanti, emorragie in atto.
Naturalmente le considerazioni di ordine radioprotezionistico, primarie nella pratica diagnostica pediatrica per immagini, cedono il passo di fronte alle considerazioni su riportate. Fondamentale la selezione dei pazienti in base alla stabilità emodinamica che ne consentirà l'avvio al tavolo operatorio o alla diagnostica per immagini secondo tale tabella:

A) Paziente emodinamicamente instabile à Tavolo operatorio
B) Paziente con grossolane lesioni traumatiche scheletriche valutabili obbiettivamente all' RX preliminare à Trattamento ortopedico
C) Paziente emodinamicamente stabile con sospetta lesione singola o multipla di organi interni anche in base a test di laboratorio alterati ( ematuria, enzimi epatici elevati, calo dell'HTO ) con emoperitoneo alla US à Indagine TC
A) Adeguata immobilizzazione anche attraverso anestesia oggi nettamente ridotta nell'utilizzo grazie all'introduzione di macchine ultrarapide ( TC multislice )
C) Somministrazione di MDC EV quasi sempre irrinunciabile per adeguata valutazione spaziale della lesione in atto nonché per la valutazione di emoraggia attiva.
- Procedura TC nel paziente pediatrico -
Tecnica:

1) Posizione supina con arti superiori estesi sopra la testa
2) "Scout" AP dell'addome e parte inferiore del torace
3) "Scout" LL nel sospetto di fratture vertebrali
4) Pitch 1,5:1
5) Spessore 5 mm ( età < 2 anni ): 10 mm età > 10 anni
6) MDC a bolo rapido ( 1,5-2 / Kg ) possibilità di tecnica di studio dinamica con
apparecchiatura multislice


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